ULTRATRAIL - 13 luglio 2024, 19:38

Trail: Al GTC100 trionfano Romain Olivier e Simone Corsini

Dopo il TOR30 arriva il trionfo al GTC55 per Davide Cheraz e Anna Darmograi

Colpi di scena, arrivi al fotofinish, proposte di matrimonio e record frantumati: anche quest'anno il Gran Trail Courmayeur ha regalato grandi emozioni al pubblico presente e ai tanti appassionati che hanno seguito le gare da casa, grazie a un percorso tecnico che ha entusiasmato i 1800 atleti iscritti.

Nella gara regina il primo colpo di scena arriva già alla partenza, dove manca, sotto la pioggia di Piazza Abbé Henry, un po’ a sorpresa, l’idolo di casa Franco Collé, costretto a “ripiegare” sulla distanza più breve - il GTC30 - per motivi di lavoro. Non si sono fatti pregare, invece, gli altri due favoriti della vigilia, Romain Olivier (secondo al TOR330 lo scorso anno dietro Collé, dopo una bellissima sfida, e freschissimo vincitore della Monterosa Walser Waeg, gara organizzata proprio dal valdostano) e Simone Corsini (vincitore del GTC100 nel 2022 e nel 2023). I due hanno preso il largo nella notte, nella zona di Youlaz, accumulando un buon vantaggio sul primo inseguitore, l’austriaco Gerald Fister. Da lì in poi la lunga passerella insieme, fino al Jardin de l’Ange di Courmayeur, per tagliare il traguardo insieme, in 14h23’03”. Sul podio, in 15h41’27”, sale proprio Fister, staccato di oltre un’ora.

“Siamo stati praticamente sempre insieme - ha spiegato Romain Olivier - ci siamo aiutati anche parecchio durante la notte perché c’era molta nebbia e con la neve poteva essere pericoloso, e così eravamo entrambi più tranquilli e sicuri. Poi io personalmente preferisco condividere la vittoria e non vincere con 10 minuti di vantaggio sul mio avversario”. La pensa allo stesso modo Simone Corsini, alla terza vittoria consecutiva dopo quelle del 2022 e 2023, che ha voluto spendere parole di grande elogio per il compagno di avventura. “Per me è stata l’edizione più difficile tra quelle alle quali ho partecipato, per via delle condizioni del percorso e delle mie condizioni fisiche, ma anche l’arrivo più bello in assoluto. Senza Olivier non sarei arrivato alla fine: è una grande persona oltre che un grande atleta”.

Tra le donne non c’è stata storia fin dal primo chilometro con Lisa Borzani che ha seminato le avversarie andando in fuga solitaria sulla salita che da Courmayeur porta ad Arpy, per poi accumulare man mano un vantaggio abissale sulla britannica Hanna Myvanwy, seconda al traguardo in 19h05'33", e Antea Pellegrino, terza in 19h54'04", chiudendo al 10° posto nella classifica assoluta in 17h49’31”.

Non è la prima volta che Lisa Borzani arriva con le braccia al cielo a Courmayeur, dove aveva già vinto due Gran Trail e due Tor des Géants. "Courmayeur è sempre una piazza in cui amo partecipare, sia per i paesaggi, che per il contesto, il pubblico e l’organizzazione" - ha detto. "È stata una gara con parecchio fango e acqua. Tanti nevai, è stato un continuo mettere e togliere i ramponcini, una gara di pazienza. Insomma, è stato un GTC con un vestito diverso dal solito”.

Dopo il TOR30 arriva il trionfo al GTC55 per Davide Cheraz e Anna Darmograi

Dopo il maltempo della sera precedente, Courmayeur si è svegliata con il sole, all’alba, a baciare la partenza del GTC55. Pronti, via e l’enfant du pays, Davide Cheraz, prende subito il largo insieme a Diego Angella e Lorenzo Rostagno. Al Rifugio Elisabetta il valdostano ingrana la quarta e piazza l’allungo decisivo, di 8 minuti, nei confronti degli inseguitori. Dietro di lui proprio Angella (5h35’48”) e Uladzimir Yakubouski (5h37’10”), capace di sorpassare Rostagno proprio a metà gara.

“Dopo aver vinto la 30km mi mancava la 55 - ha spiegato Cheraz all’arrivo - poi magari il prossimo anno potrei provare la 100, anche se la vedo un po’ più difficile da vincere, però è sempre bello correre e divertirsi su questi sentieri, quindi perché no… in fondo sono un po’ il mio parco giochi, essendo di casa qui. Scherzi a parte, il primo pezzo di gara, oggi, l’ho fatto con Diego (Angella, finito poi secondo, ndr) fino al ventesimo chilometro, poi nella parte più corribile ho approfittato del mio vantaggio. Quando sono arrivato all’Elisabetta sapevo di avere un po’ di vantaggio, quindi ho cercato di gestire”.

Al femminile vince Anna Darmograi (in 6h52’32”), già sul gradino più alto del podio del TOR30 lo scorso settembre, proprio come Davide Cheraz. L’atleta ucraina ha guidato la gara fin dall’inizio, mantenendo costante un vantaggio di una manciata di minuti sulla statunitense Kaitlin Allen, seconda al traguardo in 6h54’49”, e su Laura Barale (7h01’16” il suo tempo).

“Adoro questo luogo - ha svelato Darmograi - e avevo proprio voglia di tornare anche perché al TOR30 lo scorso anno c’era un tempo pessimo: mi ero detta, vengo per godermi finalmente il paesaggio ed è stato magnifico. Ho fatto una corsa splendida, sempre con il mio passo, sono molto soddisfatta, credo proprio che tornerò di nuovo”.

Il team La Sportiva gioisce nel GTC30: un Nadir Maguet devastante frantuma ogni record, esulta anche Patricia Pineda Cornejo

Dominio assoluto del team La Sportiva nel GTC30, condito dal record della corsa fatto registrare da Nadir Maguet e Patricia Pineda Cornejo, alla loro prima apparizione al Gran Trail Courmayeur. Una prova devastante, quella del valdostano, che ha fatto coppia con il compagno di squadra Andrea Rostan per buona parte del percorso, prima di sfoderare il suo strapotere in discesa, arrivando tra lo stupore generale dopo 2h35’25”, ben 17 minuti in meno del 2h52’06” fatto registrare nel 2022 da Francesco Nicola con un percorso modificato. Rostan ha chiuso in 2h38’31”, con la tripletta La Sportiva completata dallo spagnolo Augustin Nicolas Molina in 2h41’15”.

“Quando si corre con Rostan so che i ritmi in salita sono alti - ha detto Nadir Maguet - credo che abbiamo tenuto un buon passo per tutta la gara, e se riesco a stargli vicino in salita poi in discesa so di poter fare la differenza. È la prima volta che faccio questa gara bellissima, anche se questi posti li conosco bene, la balconata è uno dei sentieri più belli al mondo con scenari pazzeschi. Correre in Valle d’Aosta, con tanti tifosi ad incitare, mi dà una marcia in più”.

La Sportiva può gioire anche nella gara femminile grazie alla vittoria di Patricia Pineda Cornejo, che ha deciso fin da subito di dettare i ritmi della corsa e di mettere una distanza di sicurezza tra sé e le sue inseguitrici. La leadership della spagnola, Campionessa europea di skyrunning nel 2021 e argento iridato nel 2022, non è mai stata messa in discussione, e ha tagliato il traguardo in 3h17’02”, lasciando indietro di oltre 10 minuti la francese Alicia Gaillard Liaudon (3h29’23”) e Camilla Calosso (3h35’09”).

“Per me era la prima volta qui, una gara che mi è piaciuta molto, mi sono molto divertita e ho amato i panorami - ha commentato Patricia Pineda Cornejo. Per me questa GTC30 è stata molto importante perché l’anno scorso ero infortunata e sono tornata a gareggiare proprio oggi”.

Mont Blanc Trail Fest, grande successo per il programma di eventi collaterali

Buona la prima per il Mont Blanc Trail Fest, che è andato a battesimo in questa edizione del Gran Trail Courmayeur, offrendo a curiosi, accompagnatori e atleti momenti di riflessione, scoperta e incontro privilegiato con i migliori brand sportivi ma non solo.

Tante le declinazioni affrontate, legate al mondo outdoor e al variegato mondo del trail running. La tavola rotonda “Trail running tra business e passione”, giovedì pomeriggio 11 luglio, al Jardin de l’Ange di Courmayeur, è stata densa di spunti, visioni, esperienze e storie. Lo spirito trail rimane il collante che unisce organizzatori e atleti, una sintesi di passione, rispetto degli altri e dell’ambiente, per creare consapevolezze diffuse e mantenere la schiena dritta di fronte alle grandi sfide che il trail running, con la sua continua crescita, dovrà affrontare. Il trail running è fatto di passione, allenamento, cura del fisico, prima e dopo le grandi distanze. Per questo motivo i brand presenti al Village di via de la Villette (La Sportiva, Kailas, Otso Sport, 226ers, Shokz, Hyperice, The North Face) hanno offerto importanti consigli e scoperte, con la presentazione delle ultime novità e materiali per garantire le migliori performance agli amanti degli sport outdoor, ma anche strumenti e macchinari per rigenerare il fisico dopo le lunghe fatiche. Ottima anche l’esperienza di formazione offerta dal corso MassaggiaTOR, proposto da Technos Premium, che ha visto oltre 60 partecipanti approfondire tecniche di massaggio poi messe in pratica sugli atleti partecipanti alle gare del GTC.

Un bilancio positivo quindi per i primi quattro giorni del Mont Blanc Trail Fest, che promette di crescere e offrire importanti momenti di approfondimento, socialità, amicizia, scoperta e condivisione di una passione che continua a crescere.

red