Comincia oggi la trasferta in Norvegia per Federico Pellegrino, che si unirà al resto dei compagni per il BlinkFestivalen di Sandnes, massimo appuntamento estivo internazionale. Il valdostano prenderà parte alla 50 km dell’1 agosto, alla Mass start del 2 e alla Sprint del 3 agosto, primo passo verso la chiusura della sua carriera: due argenti olimpici nelle Sprint di PyeongChang 2018 e Pechino 2022, sette partecipazioni mondiali ( un oro e sei medaglie complessive fra prove individuali e Staffette, il terzo posto nella classifica generale della Coppa del mondo 2022/23, edue vittorie nella classifica Sprint nel 2016 e 2021,con 17 vittorie individuali, 4 vittore in Staffetta e 55 podi complessivi fra gare Individuali e Staffette.
“Da questa settimana riprendo la preparazione insieme alla squadra e così sarà per tutto l’anno – spiega Pellegrino -; per questo periodo di allenamento ho optato per una diversa organizzazione del lavoro rispetto agli scorsi anni, ricevendo la conferma che gambe e testa ci sono. In accordo con mia moglie ho deciso di fissare un nuovo obiettivo che coinciderà con la fine della mia carriera: la partecipazione, il 22 febbraio 2026, alla 50 km in tecnica classica delle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026, prova di chiusura del programma del Fondo in Val di Fiemme. Prima c’è un percorso da affrontare, innanzitutto meritarmi la convocazione. Però dopo Pechino 2022 ho approcciato la vita in modo diverso: con la nascita di nostro figlio Alexis le carte in tavola sono un po’ cambiate. Il primo anno ha funzionato, nel secondo anno ho fatto più fatica perché durante la carriera sono sempre stato abituato a programmare i miei obiettivi e ci sono state delle difficoltà a raggiungerli. Li ho superati pensando in maniera più concreta a quando arriverà il momento di dire basta. Da lì in poi sono arrivate delle grandi soddisfazioni, sia le gambe ma soprattutto la testa sono tornate a girare nel modo giusto, due fattori che mi hanno consentito di costruire tanti successi. Una forte spinta nel cercare di arrivare più competitivi possibile al 2026 la devo anche alla squadra attuale, dove c’è un sistema comprensivo di tecnici e atleti particolarmente motivato, come raramente mi è successo di vedere in questi anni. Voglio fare mio l’obiettivo di vincere una medaglia olimpica in un evento a squadre, a prescindere dall’essere schierato o meno in gara, come componente utile alla causa fin dagli allenamenti. La mia preparazione da qui alla fine della carriera agonistica non cambierà di molto rispetto al passato: nel 2025 c’è un Mondiale a Trondheim, nella stessa Norvegia in cui esordii nei Mondiali del 2011, a Oslo. In quell’occasione lasciai il segno come giovane promettente, stavolta vorrei riprovarci come rompiscatole in casa dei dominatori della disciplina. Mi concentrerò sulla Sprint skating, sarà quella il mio obiettivo, dopo i miei pensieri si concentreranno su gare a squadre e 50 km olimpica”.
Dopo l’appuntamento di Sandes, Pellegrino andrà nel tunnel svedese di Torsby, poi il ritorno in Italia per il lavoro in quota a Livigno a fine mese. A settembre viaggio in Germania nel tunnel di Oberhof e chiusura sui ghiacciai italiani. “Più finirò forte la carriera, più sarò convinto che era il momento giusto per smettere. A me piace avere il controllo di me stesso e di ciò che mi riguarda: la scelta di correre e fino a quando, mi regala serenità. Poi coltiverò altri progetti che sto già sviluppando e magari aprirne altri al di fuori dello sci di fondo”.