SPORT INVERNALI - 18 febbraio 2016, 11:19

La Coppa ultima candelina sulla torta di compleanno dello Sci Club La Thuile Rutor

Lo Sci Club La Thuile Rutor

Lo Sci Club La Thuile Rutor

Le gare di Coppa del Mondo che da venerdì 19 a domenica 21 febbraio portano La Thuile in primo piano nel mondo dello sci alpino rappresentano il degno coronamento delle celebrazioni per il centocinquantesimo anniversario della fondazione del locale sci club. Lo Sci Club La Thuile – Rutor è stato infatti fondato tra il 12 e il 26 febbraio 1915 da un gruppo di sciatori del paese: Jean Foudraz, Lorenzo Granier, Francesco Berthod, Ulisse Jammaron, Alfonso Perron. Purtroppo non si conosce allo stato attuale il nome del primo presidente, ma è sicuramente uno dei soci fondatori.

La prima gara alla quale hanno partecipato atleti del ” Rutor”  si svolse il 26 febbraio dello stesso anno a Courmayeur e si chiamò “Adunata Valligiani”. Le prime vittorie risalgono al 1934, quando la cordata composta da Bartolomeo Carrel, Francesco Chenoz e Alberto Chenoz vinse il Trofeo Mezzalama. Tra gli atleti di spicco dello Sci Club, Alberto Jammaron che conquistò due medaglie ai mondiali in Polonia e a Cortina e fu uno tra i rappresentanti per l’Italia alle Olimpiadi degli sport invernali.

Durante la guerra lo Sci Club venne sciolto e poi ricostituito nel 1922 dall’abate Pierre Plassier, rettore dell’Ospizio del Piccolo San Bernardo che fu eletto Presidente.Nel 1943 durante la seconda guerra mondiale lo Sci Club venne nuovamente sciolto per poi essere ricostituito nel 1945 da un gruppo di sportivi di La Thuile. Fra di loro: Alberto Jammaron, Livio Jammaron, Luciano Vauterin, Ferdinando Granier, Candido Berthod, Delfino Blanchet, Giustino Martinet, Maurizio Pellissier, Lorenzo Paris. Alberto Jammaron venne eletto presidente. In questi anni lo Sci Club organizzò allenamenti, manifestazioni sportive e corsi di sci in collaborazione con i militari. 

Senza ombra di dubbio lo Sci Club La Thuile è stata fucina di grandi atleti a livello nazionale ed internazionale.  Sicuramente il più forte atleta che lo Sci Club La Thuile ha potuto annoverare, è stato Franco Berthod, un grande campione che a soli 18 anni entrò nella Squadra Nazionale e che subito conquistò in Francia a Les Contamines un secondo e un terzo piazzamento al cospetto dei più forti discesisti del mondo. Nel 1968, nelle gare precedenti alle Olimpiadi di Grenoble, Franco risultò essere il miglior gigantista d’Italia, accarezzando il sogno di poter vincere una medaglia d’oro alle Olimpiadi. Sogno che, purtroppo, si infranse, poiché dirigendosi verso Madesimo, restò seriamente ferito in un incidente stradale.

Grande appassionato dello sci, non smise di occuparsene, impegnandosi in prima persona nella formazione di nuovi talenti in qualità di allenatore. Crebbero così, nello Sci Club, veri e propri campioni che entrarono in ASIVA e in taluni casi si distinsero a livello nazionale. Tra questi, i fratelli Gualla, i fratelli Tussidor, Clementina Jacquemod, Celestina Grange e Daniele Collomb che fu il successore di Franco alla direzione tecnica dello Sci Club dal 1997 al 2008. A distinguersi per i grandi risultati ottenuti, anche Cristian Bandito, Federico De Cassan, Samuele Jacquemod, Ivan Cavallino, Pierick Boche e Laurent Praz.

Dante Berthod, fratello di Franco e presidente dello Sci Club dal 1984 fino al 1998, è la persona che più di tutte ha contribuito alla crescita del Club e al sogno della Coppa del Mondo a La Thuile. A lui va il merito di aver creduto fermamente nella possibilità di portare la Coppa sulla pista intitolata al fratello Franco. Un percorso che cominciò 26 anni fa, con lo studio e la realizzazione del tracciato della 3 Franco Berthod – pista nera considerata oggi come una delle più belle e tecniche al mondo per la velocità maschile e la più difficile per la velocità femminile – e l’organizzazione di gare di Coppa Europa Maschile, dei campionati Italiani assoluti e delle finali di Coppa Europa fino alla tre giorni di Coppa del Mondo femminile che inizia venerdì 19 febbraio.

Dopo Dante Berthod, anche i successivi presidenti dello Sci Club, Alessandro Tognetto, Corrado Martinet, Stefano Jacquemod e Marco Boscardin hanno lavorato e creduto fermamente nell’importanza dell’organizzazione di gare internazionali come strumento per arrivare a ottenere la Coppa del Mondo.

agostino borio

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